Volete saperne di più?
Lievitazione pizza: oggi siamo qui per parlarvi del fondamentale processo alla base del cibo più amato al mondo.
Scopriremo, infatti, come la bontà di una pizza derivi in gran parte dalla sua lievitazione. Senza dimenticare la realizzazione dell’impasto e certamente la selezione degli ingredienti. E per spiegare tutto questo faremo un viaggio alla scoperta della lavorazione della pizza di Alice. Siete pronti?
Fino a qualche anno fa, mai avremmo sentito parlare così tanto di tempi di lievitazione, farine, impasti ed ingredienti a km zero. Solo di recente, infatti, si è diffusa una maggiore consapevolezza attorno ai processi fisico – chimici della lavorazione della pizza da parte del pubblico dei pizza lovers.
Parlando di lievitazione, ad esempio, chi di voi non rimane piacevolmente colpito quando sente l’espressione lievitazione lenta? Sicuramente assocerete a quest’espressione un processo di lavorazione di maggiore qualità, ma sapete davvero cosa vuol dire?
La lievitazione è quel processo durante il quale il lievito interviene nell’impasto di acqua e farina, abbattendone gli amidi più complessi trasformandoli in zuccheri semplici più leggeri. Ecco il motivo per cui quando si parla di lenta lievitazione, ci si riferisce effettivamente a pizze più facilmente digeribili. Perché un impasto per risultare leggero e gradevole deve essere lasciato lievitare per ben più di tre o quattro ore come purtroppo spesso accade in molte pizzerie. Altrimenti il lievito non avrà il tempo necessario per demolire le componenti più complesse dell’impasto, delegando al vostro stomaco l’infausto compito. Ecco perché le pizze a breve lievitazione risultano più difficili da digerire.
Volete la prova del nove? Osservate da vicino la vostra pizza e controllate che ci siano gli ampi alveoli.
La prossima volta che vi capiterà di svegliarvi nel cuore della notte per la sete e per un fastidioso gonfiore, saprete allora qual è la causa più probabile. Che la pizza sia pesante di natura, o che si possa digerire solo con condimenti semplici, come la Margherita, è una bufala (per rimanere in tema)! E la pizza di Alice ne è la prova.
La nostra ricetta rimasta invariata da oltre venti anni, ci porta a realizzare ogni giorno una pizza gustosa e leggera che non appesantisce.
Acqua, farina, sale e poco lievito: per ogni kg d’impasto, utilizziamo solo 2,5 gr di lievito. Pensate che una massaia utilizzando 25 gr di lievito realizza 1 o 2 kg d’impasto, mentre Alice con lo stesso quantitativo ne ottiene 10 kg! Il risultato è un impasto più leggero e ricco d’ossigeno.
L’impasto di Alice segue una lievitazione lenta di almeno 24 ore, al pari del pane artigianale. Al termine di questa lunga giornata, l’impasto ottenuto prima di essere cotto a temperature controllate, viene steso in teglia e farcito. La pizza così ottenuta sarà caratterizzata da piacevoli aromi e profumi, ma soprattutto da una più alta digeribilità rispetto alla maggior parte delle pizze che seguono ad esempio solo 3 o 6 ore di lievitazione (e fidatevi non sono rare da incontrare!).
Menzione particolare merita la farcitura: qui i nostri maestri pizzaioli liberano davvero la fantasia! Tantissimi ingredienti, scelti da Alice tra i fornitori e produttori locali per assicurare sempre la freschezza nel gusto.
Il risultato sono le oltre 60 combinazioni di gusti di pizza di Alice: vi sfidiamo a non trovare la vostra pizza del cuore! Dalle ricette classiche a quelle più particolari ed originali, fino ad arrivare alle proposte di pizza dolce (proprio così: dolce!). Senza dimenticare le proposte vegetariane e le pizze senza mozzarella.
Cos’aspettate a tuffarvi nel gusto della leggerezza di Alice? Scoprite qui il punto vendita più vicino a casa vostra!